Lo Studio Cina, prima di essere uno dei maggiori libri di successo del settore dedicato alla salute, rappresenta un vastissimo progetto di ricerca, con l'obiettivo di studiare la correlazione tra l'alimentazione ed alcune patologie che affliggono i giorni nostri.
T. Colin Campbell, responsabile della ricerca e co-autore del libro insieme al figlio, rappresenta un eccellente paradosso; egli nacque da una famiglia di allevatori della Virginia, crescendo con delle tavole ricche di latte, latticini e proteine animali di ogni genere; iniziò i suoi studi sostenendo fortemente questo tipo di alimentazione, per poi ritrovarsi, dopo l'immenso lavoro del Progetto Cina, ad intraprendere un'alimentazione vegana e dichiarare al mondo intero i rischi apportati da cibi di origine animale.
Basterebbe la biografia dell'autore per evidenziare l'importanza dei dati ottenuti da questa ricerca ventennale ma, ai più interessati, non posso non consigliare il libro pubblicato nel 2005.
Un'opera scientifica completa che concilia i dati ottenuti con delucidazioni di natura teorica, come se si volesse parlare con "numeri" ed esperimenti per avallare la tesi proposta.
Tutto ha avuto inizio nella Cina rurale degli anni 80', in cui il consumo di carne era ridotto, così come l'incidenza della maggior parte di patologie del mondo occidentale; la popolazione di questo paese rappresentò un modello per Campbell e fece scattare la scintilla per avviare uno degli studi epidemiologici nutrizionali destinato ad influenzare le ricerche future.
Il libro ha l'obiettivo di riassumere le conclusioni del progetto e renderle disponibili a tutti; è composto in diversi capitoli, ciascuno dei quali dedicato alle più comuni patologie (cancro, malattie cardiovascolari, diabete etc.), essendo consigliato a professionisti e non, purché possiedano delle basi biologiche ed un interesse prettamente di carattere scientifico.
Non vorrei aggiungere altro per evitare di influenzare la vostra opinione a riguardo, quindi non mi resta che augurarvi una buona lettura!!!
giovedì 16 maggio 2013
domenica 12 maggio 2013
I come informazione...
Il mondo della nutrizione e della salute rappresenta uno dei principali argomenti di interesse della nostra società, concentrando l'attenzione di tutti i mezzi di comunicazione tra cui i social-network. E' molto semplice reperire un articolo o un intero libro che tratta la ricerca più in voga del momento, imbattersi in una rubrica televisiva specialistica o partecipare ad un'accesa discussione su un qualsiasi forum del web.
In particolar modo, con l'avvento di internet e dei blog tematici, si è sottoposti ad un vero e proprio bombardamento di informazioni ad origine sconosciuta che possono mettere a rischio la nostra salute.
Sicuramente qualcuno di voi starà esclamando -"da che pulpito viene la predica"- e probabilmente lo avrei pensato anche io leggendo l'introduzione di questo articolo; questa mia riflessione, però, nasce perché anche io, così come voi, mi ritrovo spesso a girovagare tra diversi siti a causa della mia curiosità ed interesse per questi argomenti.
Il mio criterio di ricerca si basa sull'attendibilità degli autori, la possibilità di reperire le fonti e la capacità di elaborare delle opinioni personali in relazioni ai dati visionati; solo così sarà possibile distinguere un articolo interessante da una vera e propria notizia infondata.
Questo, a mio avviso, dovrebbe essere l'approccio da seguire quando si legge una notizia che riguarda la nostra salute, per evitare di intraprendere dei comportamenti poco sani.
Esistono numerosi esempi di bufale diventate dei fenomeni mediatici che, se proposte ad un pubblico ignorante in materia, possono dar vita a dei comportamenti pericolosi e non aver l'esito desiderato.
Come comportarsi quindi?Leggere e curiosare non fa mai male, anzi aiuta ad aprire la nostra mente a nuove frontiere e ci permette di sviluppare un'opinione soggettiva su diverse tematiche; quando però si vogliono intraprendere delle abitudini alimentari "nuove", è sempre necessario informarsi presso uno specialista che ci saprà guidare con un occhio esperto.
In particolar modo, con l'avvento di internet e dei blog tematici, si è sottoposti ad un vero e proprio bombardamento di informazioni ad origine sconosciuta che possono mettere a rischio la nostra salute.
Sicuramente qualcuno di voi starà esclamando -"da che pulpito viene la predica"- e probabilmente lo avrei pensato anche io leggendo l'introduzione di questo articolo; questa mia riflessione, però, nasce perché anche io, così come voi, mi ritrovo spesso a girovagare tra diversi siti a causa della mia curiosità ed interesse per questi argomenti.
Il mio criterio di ricerca si basa sull'attendibilità degli autori, la possibilità di reperire le fonti e la capacità di elaborare delle opinioni personali in relazioni ai dati visionati; solo così sarà possibile distinguere un articolo interessante da una vera e propria notizia infondata.
Questo, a mio avviso, dovrebbe essere l'approccio da seguire quando si legge una notizia che riguarda la nostra salute, per evitare di intraprendere dei comportamenti poco sani.
Esistono numerosi esempi di bufale diventate dei fenomeni mediatici che, se proposte ad un pubblico ignorante in materia, possono dar vita a dei comportamenti pericolosi e non aver l'esito desiderato.
Come comportarsi quindi?Leggere e curiosare non fa mai male, anzi aiuta ad aprire la nostra mente a nuove frontiere e ci permette di sviluppare un'opinione soggettiva su diverse tematiche; quando però si vogliono intraprendere delle abitudini alimentari "nuove", è sempre necessario informarsi presso uno specialista che ci saprà guidare con un occhio esperto.
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