Il cavolo ad esempio fa parte della famiglia delle crucifere insieme ai broccoli e al cavolfiore, per questo rappresenta, in modo analogo, un ottimo fattore protettivo per alcuni tumori come quello al colon, allo stomaco o alla prostata; a causa della presenza di particolari sostanze che ostacolano l'assorbimento dello iodio è, però, sconsigliato a chi soffre di ipotiroidismo.
La cicoria ed altre piante ad essa affini, come l'invidia e il radicchio, possiedono un elevato contenuto di fibra con effetto lassativo, sali minerali e vitamine; l'acido cicorico, in particolare, stimola le funzioni intestinali, renali ed epatiche regolarizzando l'organismo. L'invidia e il radicchio, oltre che avere un bassissimo apporto calorico che non raggiunge le 20 kcal/100g, sono ricche di vitamina C, polifenoli e acido folico che contrastano lo stress ossidativo e prevengono alcune patologie cardiovascolari.
Tra le varietà più comuni abbiamo ovviamente la lattuga che, nelle sue varie versioni, rappresenta un alimento ipocalorico anche se non ricco di sostanze nutritive come i sopracitati; conferisce però un giusto apporto di vitamina B9 e carotenoidi.
Nella famiglia delle crucifere abbiamo anche la rucola, un prodotto caratteristico della dieta mediterranea usato per accompagnare piatti caldi e freddi; dopo un pasto abbondante, infatti, favorisce la digestione poichè stimola le secrezioni gastriche e biliari; contiene vitamina A e C che combattono la formazione di radicali liberi.
Gli spinaci rappresentano, forse, il classico esempio di alimento salutare, contengono molte fibre, vitamine e sali minerali tra cui l'abbondante ferro; è opportuno chiarire però che questo elemento è presente sotto forma di composti difficilmente assimilabili, un consiglio che posso darvi è di consumarli dopo cottura o, ancor meglio, conditi con del succo di limone o altri cibi ricchi di vitamina C, la quale favorisce l'assorbimento del ferro.
Come per tutti gli alimenti esistono però delle controindicazioni, il consumo di questi particolari ortaggi è in genere sconsigliato a chi soffre di ulcere gastrointestinali e gastroenterocolite; gli spinaci, invece, in caso di calcoli renali poichè l'acido ossalico, contenuto in quantità elevata, si deposita sotto forma di sali di calcio.
Dieta in Salute
Nessun commento:
Posta un commento