venerdì 14 dicembre 2012

Hamlet, una tragedia per tumori e batteri.

Human Alpha-lactalbumin Made Lethal to Tumour Cells, questi sono il nome ed il cognome di una molecola, meglio conosciuta come HAMLET, prodotta dalla reazione dell'alfa-lattoalbumina, contenuta nel latte materno, con l'acido oleico presente nello stomaco del neonato.
Questa sostanza è diventata famosa grazie ad una ricerca condotta dall' Università svedese di Goteborg; i risultati, pubblicati sulla rivista Plos One, sono stati clamorosi poichè hanno evidenziato un'attività tumoricida da parte di HAMLET.
Essa, infatti, induce l'apoptosi esclusivamente nelle cellule tumorali, agendo sul citoscheletro e sulla membrana plasmatica; gli studi si sono svolti inizialmente in vitro ma solo con l'applicazione in vivo si sono scoperte le reali potenzialità della molecola.
Alcuni pazienti con un tumore alla vescica sono stati sottoposti a trattamenti con HAMLET; dopo ogni seduta, nelle loro urine i ricercatori hanno trovato cellule cancerogene morte ma nessuna traccia di altri tipi cellulari. Altri test di laboratorio hanno invece rivelato come il latte materno sia un fattore preventivo verso altri 40 tipi di tumore.
Ovviamente questo rappresenta solo l'inizio di un lungo processo di ricerca e sviluppo; bisogna studiare come "mirare" esattamente sulle cellule tumorali, la presenza di eventuali effetti negativi sull'organismo e la reale sostenibilità di una cura.
HAMLET, però, sembra agire come difesa del neonato, non solo contro i tumori ma anche contro le infezione batteriche; l'applicazione in questo campo si concentra sulla lotta contro la resistenza agli antibiotici.
L'inevitabile sviluppo di resistenze da parte di alcuni microrganismi a seguito dell'uso spropositato di alcuni antibiotici, ha portato alla necessità di ricercare nuovi farmaci antibatterici con meccanismi d'azione differenti; HAMLET si inserisce perfettamente in questo settore, in quanto, in concentrazioni minime, potenzia l'azione dei comuni antibiotici aumentandone lo spettro d'azione. Sarà possibile in futuro sviluppare delle cure combinate, riducendo notevolmente il rischio di creare ceppi batterici super-resistenti.
Ricordiamo che questa molecola "miracolosa" si ritrova nel latte materno; rappresenta, quindi, una protezione che la madre riserva al figlio nel momento più delicato del suo sviluppo, difesa che viene a mancare quando si nutre il piccolo con latte artificiale.

Dieta in Salute

2 commenti:

  1. IO penso che con le scoperte del dr. Hamer abbiamo oggi degli elementi estremamente precisi per valutare quello che sta succedendo nelle nostre emozioni e nel nostro organismo.

    La “malattia” inizia a partire da uno shock biologico, la DHS (Sindrome di Dirk Hamer), che attiva all’istante nel nostro organismo un programma speciale, biologico e sensato (SBS). A seconda del tipo di “sentito biologico” o “contenuto conflittuale” che una persona percepisce nell’istante della DHS, si attiva unprogramma speciale che è adeguato a far fronte al tipo di evento inaspettato vissuto dalla persona e che si manifesta sia nell’area cerebrale corrispondente, sia nell’organo innervato da questa area.

    Questo programma speciale, una volta iniziato, ci mette sensatamente in uno stato di allerta, il conflitto è attivo (fase simpaticotonica) e termina solo con la soluzione del conflitto. Segue quindi la fase vagotonica di riparazione. Per questo il programma speciale viene definito bifasico (a patto che si arrivi a soluzione del conflitto).

    A seconda di quale area cerebrale si sia attivata, avremo quindi a livello organico due modalità di comportamento completamente diverse. Se l’area attivata (Focolaio di Hamer) si trova nel paleoencefalo(tronco cerebrale e cervelletto) avremo crescita cellulare nella fase di conflitto attivo. Al contrario se l’area attivata si trova nel neoencefalo (midollo cerebrale e corteccia) avremo crescita cellulare unicamente nella fase di soluzione.

    I microbi non sono la causa delle “malattie”, bensì i nostri aiutanti, guidati dal cervello e simbionti per ogni singolo tessuto.

    Come ci ricorda la quinta Legge Biologica, tutti questi processi sono stati inseriti in milioni e milioni di anni durante la nostra evoluzione e sono quindi assolutamente sensati. In effetti, non c’è più nulla che accade nel corpo che possa ancora essere considerato “maligno” o “benigno”, ma si tratta unicamente di processi utili per la sopravvivenza dell’individuo e della specie.

    Tutti i punti sopra menzionati sono assolutamente verificabili da chiunque, che sia medico o profano in medicina, disposto ad approfondire queste conoscenze con semplice e autentico spirito scientifico.

    RispondiElimina
  2. Esistono molte teorie, sarei curioso di approfondire questa del dott. Hamer

    RispondiElimina