martedì 15 gennaio 2013

OGM: la nostra opinione...


Dopo avervi proposto due interviste ad alcuni "esperti immaginari" in ambito di OGM, voglio cercare di fare un po' di chiarezza, presentandovi la mia personale opinione intermedia a queste due idee.
Avrete sicuramente capito, leggendo i post precedenti, cosa siano gli organismi geneticamente modificati e quali siano le tecniche utilizzate per ottenerli; voglio però sottolineare che l'uomo, già in passato, concentrò le sue conoscenze sulla manipolazione delle caratteristiche dei singoli prodotti; l'esempio più eclatante è costituito dagli incroci agroalimentari, che ci permettono di avere sulle nostre tavole dei frutti prima inesistenti. Con l'avvento dell'ingegneria genetica, quindi, si sta solo modificando la modalità di selezione dei prodotti, in quanto, se prima venivano scelte direttamente le caratteristiche evidenti, ora si è capaci di riprodurle attraverso modificazioni geniche.
Non metteremmo mai in dubbio la sicurezza di un mandarancio o del moderno mapo, tuttavia, anche in quel caso, l'uomo è intervenuto nella loro creazione, seppur in modo diverso.
Con questa dichiarazione non voglio ovviamente paragonare questi innesti agli OGM, anche se quest'ultimi, se utilizzati con intelligenza, possono considerarsi molto utili.
Il problema reale risiede negli interessi, soprattutto economici, che si stanno concentrando in questo settore; sempre più multinazionali stanno acquisendo grosse fette di mercato, proponendo questi prodotti ad un target sempre più vasto. Sono nati marchi, supermercati, siti di e-commerce che si occupano unicamente di prodotti geneticamente modificati, parallelamente sono sorti i primi dubbi, critiche e ricerche scientifiche contrastanti.
Una delle più famose è stata condotta dal ricercatore francese Eric Séralini, un biologo molecolare dell'Università di Caen; i suoi studi sulla presunta pericolosità degli OGM hanno terrorizzato l'opinione pubblica, ma con il tempo molte critiche e controversie evidenziate hanno riportato gli animi sotto il livello di allerta.
Questo è solo un esempio dell'importanza mediatica che questo argomento sta ricoprendo, per cui è opportuno fare attenzione ad ogni dichiarazione, sia in senso positivo che negativo.
Tornando al discorso iniziale, a mio avviso, il reale pericolo del consumo di prodotti modificati geneticamente risiede nell'enorme movimento di capitali attorno alla loro produzione; questa serie di interessi potrebbe portare alcune società a intraprendere dei comportamenti non idonei alla manipolazione degli OGM ed essere meno attente sui controlli necessari per evitare pericoli per la salute umana.
Per questo motivo non sono contrario alla loro sperimentazione ma sono convinto che sia necessaria una precisa legislazione per azzerare i rischi e garantire il benessere del consumatore. Sarebbe inoltre poco astuto, in un periodo di crisi come questo, abbandonare un settore di ricerca e sviluppo così ampio e proficuo per il nostro paese, a favore di molte altre nazioni mondiali.
Dico quindi si agli OGM, ma solo dopo tutte le verifiche necessarie per ciascun prodotto.


Articoli precedenti:
OGM: la parola all'esperto (http://dietainsalute.blogspot.it/2013/01/ogm-la-parola-all.html?m=1)
OGM: la parola al critico (http://dietainsalute.blogspot.it/2013/01/ogm-la-parola-al-critico.html?m=1)

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