lunedì 24 dicembre 2012

Nella vostra dieta settimanale quante volte è presente la carne o altri derivati animali?


Dopo circa due settimane siamo pronti a trarre le prime conclusioni riguardo il sondaggio lanciato. La domanda richiedeva quante volte, durante l'arco della settimana, ognuno di noi consuma dei prodotti di origine animale.
Inizio subito con il chiarire al meglio la domanda, poichè molti di voi hanno chiesto quali cibi si dovessero considerare tali. Tralasciando carne, pesce e salumi, altri alimenti da dover conteggiare sono il latte, le uova, formaggi e altri prodotti caseari; probabilmente alcuni di voi stanno rivedendo i conti e per questo sono invitati a rispondere nuovamente al quesito.
Considerando i primi dati, però, è già possibile notare una tendenza non propriamente salutare: su 59 voti complessivi ben 35 hanno dichiarato che per più di 3 volte la settimana fanno uso di questi alimenti. Ovviamente non si può contestare ogni singolo caso, perchè esistono diverse variabili come lo stile di vita, una determinata attività fisica e anche la tipologia di prodotti; ad esempio, consumare esclusivamente il latte a colazione non può essere minimamente considerato "grave" come una dieta quotidiana nella quale almeno un pasto comprende carne o salumi.
Prodotti di origine animale sono spesso sinonimi di proteine e il più delle volte grassi; considerando le indicazioni che derivano dalla LARN (tabella che indica i livelli di assunzione giornalieri di nutrienti raccomandati) è possibile notare che, dell'intero fabbisogno energetico, solo il 10-12% di calorie deve provenire dalle proteine, mentre per quanto riguarda i grassi la percentuale sale a valori comunque inferiori al 30%.
I 19 utenti che hanno risposto al sondaggio condotto su  https://www.facebook.com/home.php#!/DietaInSalute con "da 1 a 3", invece, si trovano in quel range di consumatori più attenti alla propria salute, poichè, in uno stile di vita "normale", seguono perfettamente le indicazioni più recenti in ambito nutrizionale. Tengo a sottolineare l'inciso "in uno stile di vita normale", questo perchè in casi patologici o fisiologici, che tendono ad allontanarsi dal campione di base, è sempre opportuno consultare uno specialista. Uno sportivo, ad esempio, avrà bisogno di attenzioni diverse rispetto ad un lavoratore sedentario, un bambino o una persona anziana con delle particolari patologie.
Infine avremo l'ultimo gruppo rappresentato esclusivamente da 5 votanti, ovvero coloro che non fanno mai uso di carne o prodotti derivati. Per esperienza posso assicurarvi che la maggior parte di loro ha preso questa decisione in rispetto e amore per gli animali, senza considerare le difficoltà ma soprattutto gli ottimi benefici che questa scelta può comportare. Se condotta con intelligenza la dieta vegetariana, o ancor meglio vegana, può migliorare notevolmente il nostro stato di salute; esistono infatti molti prodotti vegetali altamente proteici che possono sostituire la carne, altri, invece, danno esclusivamente un apporto di grassi "buoni" che aiutano a prevenire molte malattie cardiovascolari; senza dimenticare le notevoli quantità di vitamine e fibre presenti in frutta, verdura, cereali e legumi, dei nutrienti spesso insufficienti in altre alimentazioni.
Questo tipo di dieta richiede, però, maggiore attenzione e tempo; i cibi devono essere scelti con accuratezza secondo i principi di variabilità e associazione. E' necessario consumare tutte le qualità di frutta e verdura, mangiare spesso legumi e conoscere i condimenti e metodi di cottura che permettono di esaltare le caratteristiche nutritive di ogni singolo prodotto. 
Spero che questa piccola illustrazione delle nostre abitudini alimentari sia stata proficua per evidenziare degli errori nella vostra dieta, oppure abbia confermato le vostre conoscenze. Vi ricordo però che, in un mondo dove cibo spazzatura e disinformazione la fanno da padroni, è sempre opportuno rivolgersi ad un professionista che potrà guidarvi nell'immenso mondo della nutrizione.

Nessun commento:

Posta un commento