giovedì 4 ottobre 2012

Il latte:quale, quanto e come?

Il latte è un alimento fondamentale per noi mammiferi durante il periodo della crescita e dello sviluppo. La sua importanza è data dal fatto che può essere considerato nutrizionalmente completo poiché contiene zuccheri, proteine, grassi, sali minerali e vitamine. Lo zucchero unicamente rappresentato è il lattosio, digerito da un enzima, la betagalattosidasi, assente negli intolleranti; tra le proteine più presenti vi è la caseina, che stimola la crescita delle ossa e dei muscoli; i grassi, invece, sono di tipologia e quantità variabile in relazione alla scrematura, anche se per lo più saturi.
E' un alimento non solo ricco di calcio in quanto contiene elevate quantità di fosforo e magnesio, ma la sua associazione con la prevenzione di malattie legate all'apparato scheletrico lo ha fatto conoscere, quasi esclusivamente, con questo ruolo. In realtà apporta anche una notevole quantità di vitamine, soprattutto dei gruppi A, B e K, che regolano innumerevoli funzioni dell'organismo.
Ovviamente queste caratteristiche dipendono strettamente dal metodo di lavorazione industriale e dalla tipologia di latte: il latte vaccino è il più comune e in relazione alla quantità di grassi può essere differenziato in intero, parzialmente scremato e scremato con una presenza di grassi via via decrescente; il latte definito “di alta qualità” è caratterizzato dall'alto contenuto di proteine che vengono conservate da un apposita preparazione; il latte crudo, invece, viene messo in commercio senza subire alcun trattamento, sarà quindi meno sicuro dal punto di vista della sterilità ma molto più ricco in nutrienti. La pastorizzazione infatti, così come altri metodi di sterilizzazione, sfrutta le elevate temperature che, oltre ad azzerare la contaminazione batterica, intaccano le qualità nutrizionali.
In contrapposizione al latte di origine animale, stanno prendendo sempre più piede dei prodotti di origine vegetale molto cari agli intolleranti e ai vegani. Il latte di soia è un ottimo alimento poiché privo di colesterolo ma al tempo stesso con un ottimo contenuto proteico; riduce così il rischio di malattie cardiovascolari ed è maggiormente digeribile. Il latte di riso invece ha dei valori nutrizionali più poveri per quanto riguarda calcio e vitamine ma presenta gli stessi vantaggi in caso di intolleranze e prevenzione.
Abbiamo così analizzato nel dettaglio le caratteristiche di questo alimento, molte sono le teorie sugli effetti benefici ma anche sui rischi che un elevato consumo può comportare, vedremo in futuro quali possono essere.


Dieta in Salute

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