mercoledì 31 ottobre 2012

L'alfabeto delle vitamine


Le vitamine sono delle sostanze di cui l'organismo necessita poichè non è in grado di sintetizzarle o riesce a farlo solo in minime dosi. Sono delle molecole fondamentali che rientrano in molti processi metabolici, spesso coadiuvando l'azione di un determinato enzima; la loro assenza, infatti, risulta spesso molto grave bloccando alcune specifiche funzioni dell'organismo.
Sono molteplici e non racchiudono un unico gruppo di macromolecole, possono essere di natura proteica o lipidica, conservarsi in alcuni organi o "girare" attraverso il plasma; il loro nome significa ammine della vita poichè le prime ad essere isolate contenevano azoto, oggi però si sa che questo termine non è idoneo ad alcune sostanze dunque si sta sempre più abbandonando questa classificazione a favore di una terminologia più specifica.
Possiamo dividerle in due grandi gruppi: le vitamine liposolubili (A,D, E ed F) formano dei depositi nei tessuti e possono essere tossiche se assunte in grandi quantità; quelle idrosolubili, invece, non sempre si depositano non raggiungendo mai dei valori dannosi all'organismo.
La vitamina A, chiamata anche retinolo, deriva dal regno animale mentre otteniamo dai vegetali un suo precursore, il carotene, caratteristico di verdure a foglia verde scura e frutti o ortaggi di colorazione arancione. Si immagazzina nel fegato dove può formare dei depositi utili a soddifsfare il fabbisogno di 0,75-0,9 mg per circa sei mesi, andando incontro a fenomeni di ipovitamosi dovuti a carenze alimentari. Un uovo o pochi grammi di fegato riescono da soli a soddisfarne la richiesta, mentre per assumerla da carote o spinaci sono necessari circa 100 grammi; gli ipotiroidei avranno delle difficoltà a metabolizzare il carotene, quindi questa patologia è spesso accompagnata da una forma di ipovitaminosi A non correlata all'alimentazione.
Uno dei sintomi principali che manifesta una carenza di questa sostanza è il lento adattamento ai cambiamenti di luce, soprattutto durante la notte, questo succede perchè la retina ne è molto ricca; al contrario, dei valori normali riducono il rischio aterosclerotico, conferiscono proprietà antiallergiche e riducono la secchezza della cute.
L'ipovitaminosi D è forse la più diffusa, soprattuto nei paesi e nelle grandi metropoli dove il sole è spesso coperto da fenomeni atmosferici o coltri di fumo; i raggi ultravioletti sono, infatti, importanti nei processi di biosintesi e il fabbisogno di circa 100 UI/giorno è quasi interamente coperto con una normale e frequente esposizione al sole.
Nei bambini una carenza può determinare rachitismo, una patologia che interessa i processi di calcificazione delle ossa rendendole più fragili; gli adulti maggiormente a rischio sono, invece, le donne incinte o durante l'allattamento poichè la richiesta raggiunge le 400 UI/giorno, in questo caso si parlerà di osteomalacia ma i sintomi saranno del tutto simili al rachitismo. Tra gli alimenti più ricchi occorre ricordare uova, funghi, aringhe e sardine.
Il tocoferolo, meglio conosciuto come vitamina E, viene spesso associato alla fertilità di un individuo perchè dei valori non ottimali minano soprattutto le funzioni riproduttive. E' poco abbondante nei cibi di origine animale ma fortemente presente in piante verdi, noci e cereali, dove si concentra nella crusca come molte altre molecole essenziali. Occorre quindi preferire il consumo di frumento, grano, riso o avena integrale per favorire degli effetti antiossidanti, antiemolitici e protettivi della gravidanza. Il fabbisogno, in questo caso, dev'essere interamente soddisfatto con la dieta, consumando circa 150 grammi di cereali, 10 ml di olio di semi di lino o soli 2 ml di olio di germe di grano.
La vitamina F rappresenta un gruppo di acidi grassi polinsaturi, tra cui l'acido linoleico e l'acido arachidonico, indispensabili poichè l'organismo non riesce a sintetizzarli, o meglio riesce a produrre il secondo solo in presenza del primo. Una loro carenza si presenta con effetti molto vari perchè queste sostanze entrano nei processi di formazione e regolazione delle prostaglandine; sete, secchezza della cute a una predisposizione alle allergie rappresentano i sintomi meno gravi ma alcuni pazienti possono manifestare infezioni, malattie dei vasi o addirittura tumori.
Abbiamo finora preso in esame solo alcune vitamine tra quelle liposolubili, occorre ricordare che un' assunzione eccessiva, spesso attraverso integratori, può risultare tossica; consiglio quindi di preferire sempre le sostanze di origine alimentare e vi rimando al prossimo post per conoscere molte altre lettere di questo particolare "alfabeto".  

 
Dieta in Salute

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